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domenica 28 agosto  2022
Fiorentina-Napoli 0-0: Spalletti frena ma resta al primo posto
Grande partita della squadra di Italiano, gli azzurri non riescono a trovare il gol (clamorosa occasione fallita da Lozano) e si devono accontentare di un punto. Rete annullata per fuorigioco a Osimhen



La Fiorentina ferma la corsa del Napoli e impedisce a Spalletti di chiudere la giornata da solo in testa alla classifica. Non hanno trovato il gol gli azzurri, dopo averne fatti 9 nelle prime due giornate, e si sono dovuti accontentare di un punto contro l’orgoglio e l’organizzazione della squadra di Italiano, uno dei migliori allenatori italiani. Ha giocato una grande partita la squadra viola, spinta da un pubblico come sempre eccezionale e dalla qualificazione ai gironi della Conference che l’ha galvanizzata.
Italiano-Spalletti, che sfida!

È stata una partita a scacchi, sofisticata, tatticamente molto articolata. La Fiorentina ci ha messo tutta la grande determinazione di Italiano, interpretando un copione fatto di ritmi elevati e di pressing sempre altissimo, per cercare di controllare il gioco e ostacolare il fraseggio del Napoli. Spalletti, dal lato suo, ha dovuto far fronte a tante difficoltà di costruzione, perché di spazi ce n’erano davvero pochi. Ha provato a partire sempre dal basso, ma le uscite non sono state spesso fluide e sulle palle lunghe per Osimhen non è riuscito mai a trovare gli sbocchi giusti.

Super Amrabat, annullato gol di Osimhen
Si è combattuto soprattutto a centrocampo, dove da un lato ha giganteggiato Amrabat, dall’altro hanno fatto fatica a trovare le solite geometrie Lobotka e Zielinski. Poche le occasioni da gol, soprattutto in un primo tempo in cui i portieri hanno fatto praticamente da spettatori. Solo Sottil da un lato e Di Lorenzo dall’altro hanno provato a regalare qualche emozione, Osimhen invece si è solo illuso di aver trovato il vantaggio ma è stato gelato dall’assistente che ha sbandierato giustamente la posizione di fuorigioco.

Raspadori, segnali positivi
Più vivace è stata la seconda parte, aperta da una clamorosa occasione fallita di testa da Lozano su un assist al bacio di Kvaratskhelia. Ci ha provato senza fortuna la squadra di Spalletti anche con Rrahmani e Di Lorenzo, mentre all’altro lato è stato più volte Sottil a tenere in apprensione Meret. Le mosse delle panchine hanno vivacizzato un finale molto intenso: sono entrati Elmas, Raspadori, Politano, Ndombele e Simeone da una parte, Kouame, Maleh, Igor, Terzi e Saponara dall’altra, ma nessuno è riuscito a trovare il guizzo giusto da tre punti. Ci ha provato un nervoso Jovic, così come due volte un pimpante Raspadori ma non c’è stato verso. Un punto a testa che consente a Spalletti di restare al primo posto insieme con Roma, Lazio, Milan, Torino e Atalanta, a Italiano di chiudere con grande fiducia una settimana molto importante.
Pasquale Salvione
SSCNAPOLI

domenica 21 agosto  2022
Napoli-Monza 4-0: mago Kvaratskhelia e super Osimhen, Spalletti vola
Doppietta del talento georgiano, gol del centravanti nigeriano e poker di Kim: azzurri a punteggio pieno. Rete annullata all'ex Petagna con il Var



FOTO: CORRIERE DELLO SPORT

Tre gol nelle prime due partite in serie A, una doppietta per stendere il Monza. Prima un capolavoro alla Insigne con un destro a giro, poi un ricamo di sinistro dopo un dribbling ubriacante: chi ha visto giocare il Napoli in queste prime due giornate di campionato si è reso conto che in azzurro è sbarcato un fenomeno: Kvicha Kvaratskhelia. Il talento georgiano ha 21 anni e ha tutte le qualità per diventare un top player. E’ stato lui a trascinare Spalletti al successo, due perle che si sono sommate al guizzo di Osimhen e che hanno fatto diventare amaro il pomeriggio di Galliani (in tribuna) e Berlusconi. Sarà anche vero, come ha detto l'allenatore azzurro alla vigilia, che il Napoli è meno forte di quello dell’anno scorso, ma in campo finora non si è notato. E, soprattutto se si guarda in prospettiva, il futuro sembra ancora più luminoso: alla squadra che ha raccolto due successi in queste prime due partite vanno ancora aggiunti Ndombele, Raspadori e Simeone (tutti in panchina con il Monza), in attesa dell’inserimento definitivo di Olivera e della decisione sul portiere, con Keylor Navas ancora lontano (Giuntoli dixit) e con Meret finora all’altezza della situazione.

Kvaratskhelia, che show!
Così come a Verona, il Napoli ha sempre avuto il comando della partita. Ha dominato nel possesso, ha fatto male quando ha accelerato davanti e non ha mai sofferto in difesa: 14 tiri a 3 in un primo tempo dominato in cui un gigantesco Anguissa è stato l’uomo in più a centrocampo. Spalletti ha dovuto aspettare tanto per sbloccarla, perché prima del gol capolavoro di Kvaratskhelia il Napoli ha sprecato molto con Lozano e, almeno tre volte, con Osimhen. Il nigeriano, come al solito imprendibile, ha mandato alle stelle anche la palla del raddoppio prima di fare finalmente centro, prima dell’intervallo, con un preciso diagonale rasoterra.

La festa del Maradona
Poco è riuscito a fare il Monza, che ha perso per infortunio Andrea Ranocchia (ha lasciato il campo in barella) e non ha trovato verve in Caprari e Petagna. Per il grande ex un gol di testa annullato dal Var e poco altro, Stroppa non ha avuto grandi segnali nemmeno da Sensi e dai subentrati Molina e Valoti. Il Napoli invece poteva dilagare con lo scatenato Kvaratskhelia (autore del tris a inizio ripresa) e con Osimhen. Spalletti ha gestito il vantaggio con Olivera, Elmas, Zerbin, Politano e Ounas, si è visto regalare il poker di testa da Kim in pieno recupero e alla fine si è preso gli applausi del Maradona. Primo posto a punteggio pieno e l’entusiasmo dei tifosi ritrovato: non male come inizio di stagione.
Pasquale Salvione
CDS

domenica 15 agosto  2022
Verona-Napoli 2-5: Spalletti travolgente, Kvaratskhelia show
Gli azzurri sbancano il Bentegodi all'esordio: gol del talento georgiano, di Osimhen, Zielinski, Lobotka e Politano. Palo di Anguissa. A Cioffi non bastano le reti di Lasagna e Henry



FOTO: SSCNAPOLI

Non male per essere ancora una squadra in costruzione. Il campionato del Napoli, ancora distratto dal mercato, inizia nel migliore dei modi: vittoria travolgente all’esordio con cinque gol al Verona e soprattutto una prestazione di qualità e personalità. Spalletti sbanca il Bentegodi con le firme di Kvaratskhelia, Osimhen, Zielinski, Lobotka e Politano e ora può aspettare con più serenità gli altri rinforzi in arrivo, da Keylor Navas e Ndombelé fino a Simeone e Raspadori.

Napoli convincente
Il Napoli non è sembrato ancora un cantiere, anzi. Ha confermato di avere un’identità ben precisa, quella che gli ha dato il suo allenatore. E soprattutto ha messo in mostra un grande Kvaratskhelia, sicuramente uno dei migliori in campo, autore di un gol, di un assist e di tante giocate da applausi. La squadra di Spalletti è stata determinata, convinta, organizzata, brava a prendere subito in mano la partita. Nel primo tempo ha chiuso con l’80,3% di possesso palla e 17 tiri a 3: praticamente ha comandato le operazioni al Bentegodi, anche se ha confermato di avere difficoltà a concretizzare tutto quello che produce. Osimhen (clamorosa occasione da due passi), Zielinski (sinistro da fuori con grande risposta di Montipò), Kvaratskhelia (rasoterra dal limite di poco a lato) e Lozano (diagonale largo) hanno sprecato più volte il gol del vantaggio.

Lasagna colpisce, il Napoli ribalta
Alla prima azione, invece, il Verona è passato: su un angolo, Gunter ha fatto da torre per Lasagna che non ha avuto problemi nel tap-in da solo sul secondo palo. Poteva essere una mazzata, ma il Napoli ha reagito con grande carattere: Kvaratskhelia ha chiamato a un altro miracolo Montipò, Anguissa ha centrato un palo di testa, poi è stato lo stesso talento georgiano a trovare il pareggio con un’incornata su cross al bacio di Lozano (per Kvara esultanza speciale alla Curry). Poco prima dell’intervallo Osimhen ha ribaltato il risultato, sfruttando una spizzata su calcio d’angolo di Di Lorenzo.

Gli azzurri dilagano
Una disattenzione di Rrahmani e Kim ha permesso al Verona di ritrovare il pareggio a inizio secondo tempo, Henry ha punito di testa Meret infilandosi fra i due centrali. Un errore che deve far riflettere: dietro c'è ancora da lavorare per trovare le intese giuste. Il 2-2 poteva rivitalizzare il Verona, ma invece ha scosso ancora il Napoli. Una meravigliosa imbucata di Kvaratskhelia ha regalato a Zielinski la palla del nuovo vantaggio, una percussione centrale di Lobotka invece ha portato al poker del playmaker slovacco, sempre più cervello di questo Napoli. La ciliegina sulla torta l’ha messa invece Politano (in campo nel finale insieme con Elmas, Zerbin, Olivera e Ounas) con un preciso sinistro al termine di un’azione da applausi. Il modo migliore per ricordare Garella.
Pasquale Salvione
CDS

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